• Energie rinnovabili
Abbiamo bisogno di energia per alimentare il nostro corpo e per svolgere ogni azione, anche per migliorare il comfort degli ambienti.
Avere l’acqua calda per lavarsi, una temperatura giusta in casa sia in inverno che in estate, l’illuminazione, sono tutte attività che richiedono energia; anzi, la maggiore parte dei consumi energetici è destinata proprio a rendere più confortevoli gli edifici (riscaldamento 57%, produzione di acqua calda 25%, elettrodomestici 11%, cucina 7%).
Per essere usata dall’uomo, però, l’energia presente in natura deve essere trasformata, partendo dalle fonti primarie, che sono essenzialmente di due tipi:
- non rinnovabili, quelle di origine fossile o minerale (petrolio, carbone, gas naturale o uranio), che richiedono tempi di formazione molto lunghi rispetto alla vita dell’uomo;
- rinnovabili, che possono rigenerarsi nel breve periodo, come sole, acqua, vento, calore della terra; non devono essere reperite dall’uomo ma solo trasformate, con l’unico vincolo legato al luogo e al tempo in cui sono disponibili.
Anche le biomasse, cioè tutti quei materiali di origine organica, vegetale o animale, che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione (residui agricoli e forestali, rifiuti urbani, ecc.), sono fonti rinnovabili, in quanto disponibili in tempi brevi.
L’attuale sistema energetico è basato essenzialmente sulle fonti di origine fossile, che sono destinate però a finire in un tempo relativamente breve. Per questo, è importante oggi privilegiare le sorgenti non esauribili e utilizzare meglio l’energia, comportandosi in modo responsabile dal punto di vista individuale e sociale, e ottimizzando i rendimenti delle macchine dal punto di vista tecnologico.
